Riassunto delle osservazioni meteorologiche dell’anno 2021 alla Stazione Meteoclimatica e biologica “Italia Costa Rica”, Riserva Karen Mogensen, Costa Rica
A cura di Luca Lombroso, Meteorologo AMPRO
DIEF UNIMORE – Osservatorio Geofisico e Foreste per Sempre OdV
Introduzione
È questo il quarto anno di misure meteo continuative alla Riserva Karen Mogensen. L’esperienza è iniziata con la spedizione scientifica sperimentale CLIMBIO 2016, in cui fu installata la webcam, tutt’ora funzionante e controllata la stazione meteo al tempo già esistente, poi rivelatasi obsoleta e con problemi vari. Da febbraio 2017 poi, portata dal prof. Dario Sonetti, è in funzione con continuità una stazione professionale low-cost Davis Vantage Pro Plus, completa di sensori meteo classici e di strumenti di misura di radiazione solare e ultravioletta.
Il primo dato che emerge dall’analisi dei dati meteo dell’anno 2021 è, con soddisfazione, la disponibilità completa e continua dei dati senza interruzioni, che ha permesso di stilare i riepiloghi giornalieri. Non era scontato, in periodo ancora di limitazioni COVID-19 in Italia e in Costa Rica. Questo è stato possibile grazie al controllo a distanza presso la sala meteo dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, Università di Modena e Reggio Emilia nonché alle manutenzioni di base operate dal prof. Dario Sonetti durante le sue visite e permanenze alla Stazione della Riserva Karen Mogensen.
Da dicembre 2021 si sono notati alcuni deterioramenti di precisione delle misure di temperatura massima, che saranno risolti durante la visita in Riserva del meteorologo Luca Lombroso a fine gennaio 2022. I dati di questo periodo sono stati opportunamente corretti per renderli utilizzabili per questa analisi preliminare.
Analisi delle temperature
La temperatura media dell’anno 2021 a Karen Mogensen è risultata di 26.1°C. Il valore è sostanzialmente simile a quello dell’anno 2020 (26.3°) e 2019 (26.1°C), mentre a causa della presenza del fenomeno La Niña nel 2019 fu inferiore, 25.4°C.
Nel giorno più caldo la temperatura massima ha raggiunto 35.8°C. questo è avvenuto, con identico valore, in più giorni. Il 24 febbraio, il 14 marzo e quindi il 4 aprile 2022. Nel 2021 si raggiunsero invece valori più alti, fino a 37.4°C.
La notte più fresca è stata il 7 marzo, con una temperatura minima di 14.3°C.
Nell’anno si contano 265 “giorni caldi” con temperatura massima pari o sopra a 30°C, e 276 “notti tropicali” con temperatura minima maggiore o uguale a 20°C.
Precipitazioni
Nel 2021 le piogge assommano a 1529.4 mm, è stato un anno asciutto, con le precipitazioni più scarse dall’inizio delle misure, con una carenza del 22% di precipitazioni rispetto alla media 2017-2021 (1949.0 mm).
Le prime piogge significative a termine stagione secca sono arrivate il 16 aprile, ma per il resto del mese e tutto maggio le piogge sono risultate occasionali. Solo dal 3 giugno 2021 è iniziata in pieno la stagione delle piogge, con precipitazioni quasi quotidiane. A luglio si notano alcuni giorni asciutti, il classico “veranillo” fra il 15 e il 21. Piogge quasi quotidiane ad agosto e prima metà di settembre, mentre gli ultimi 10 giorni di settembre hanno stranamente visto precipitazioni molto scarse con diverse giornate senza pioggia. Anche a ottobre le piogge sono state, con 176.0 mm, scarse rispetto alla climatologia con diversi giorni senza precipitazioni in quello che climaticamente con un valore di 413.8 mm dovrebbe essere il mese più piovoso.
A novembre ancora piogge nella prima decade, poi la frequenza delle precipitazioni è andata calando col termine della stagione delle piogge collocabile all’11 novembre. Successivamente si osservano sporadiche deboli piogge, con l’ultima precipitazione significativa il 17 dicembre con 17.4 mm.
Il giorno più piovoso è stato il 5 settembre con 89.2 mm. Nell’anno si contano 121 giorni piovosi con almeno 1 mm raccolti dal pluviometro, e 180 giorni con precipitazioni misurabili.
Altri dati
I dati di ventosità al momento, per la collocazione degli strumenti, non sono rappresentativi. Un dato interessante è l’elevata intensità di radiazione solare cumulata, 4960.0 MJ/m2, e soprattutto di radiazione UV, pari a 4615.9 MEDs, valore più alto fin qui registrato dal 2017 a oggi.
Considerazioni climatiche
La serie di dati fin qui disponibile è troppo breve per trarre considerazioni di correlazione con i cambiamenti climatici globali. È comunque interessante notare che le temperature medie sono state alte nonostante un moderato fenomeno de La Nina negli ultimi mesi dell’anno.
Importante poi evidenziare la scarsa piovosità dell’anno, con piogge decisamente inferiori alla media e andamento irregolare delle precipitazioni anche nella fase culminante della stagione delle piogge, settembre e ottobre.
Misure di qualità dell’aria e di CO2
A fine 2020 è stato portato, dal prof. Dario Sonetti, un sensore low cost di qualità dell’aria e di concentrazioni di CO2. Il sensore necessita di ulteriori controlli e messe a punto, trattandosi di un prototipo sperimentale.
I dati raccolti evidenziano comunque un’ottima qualità dell’aria, spesso i valori di PM2.5 sono ai limiti della rilevabilità e i PM quasi sempre inferiori a 10 ug/m3.
Le misure di CO2 sono in linea con le concentrazioni globali, e evidenziano un ciclo diurno ascrivibile in parte al ciclo di assorbimento/rilascio della vegetazione e in parte a motivi meteorologici, per l’andamento diurno e notturno dell’altezza dello strato rimescolato. I valori assoluti non vengono ora citati perché sono necessari approfondimenti della loro calibrazione.
Conclusioni
I dati fin qui racconti sono molto interessanti, e costituiscono un insieme di osservazioni fondamentale per confrontarli con il comportamento delle biodiversità, sia a scopi naturalistici che di ricerca scientifica.
La serie di misure appunto è ancora breve, ma di anno in anno si arricchisce e già ora, unita a tecniche di reanalisi, può costituire base per ricerche e applicazioni in meteorologia e climatologia.
Nel 2021 inoltre i dati sono stati inseriti in un database dell’Osservatorio Geofisico di Modena, così da facilitarne la fruibilità, anche con una pagina apposita dotata di archivio in formato testo e di grafici all’indirizzo https://meteo.unimore.it/meteo/ossgeo/weewx/karen/
E’ quindi auspicabile consolidare le attività in corso, anche cercando nuovi progetti e fonti di finanziamento per migliorare la strumentazione o ampliare le misure.
Quanto diceva il prof.Domenico Ragona, direttore dell’Osservatorio Geofisico di Modena dal 1862 al 1892, si applica benissimo anche alla stazione meteo presso la riserva Karen Mogensen: “Noi dobbiamo essere ben lieti della nostra contribuzione in vantaggio della meteorologia, perché trasmetteremo ai nostri posteri ciò che ci hanno trasmesso i nostri antenati, cioè una miriade di osservazioni ed un’immensa copia di documenti meteorologici”