La specie presenta un dimorfismo sessuale piuttosto spinto: i maschi misurano in media 86 cm di lunghezza e pesano 5–6 kg, mentre le femmine in media 64 cm in lunghezza e pesano intorno i 3 kg.
Le ghiandole dell’uropigio sono meno sviluppate rispetto alle altre anatre e il loro piumaggio di conseguenza è meno untuoso e più soggetto ad assorbire umidità, soprattutto le penne remiganti e timoniere.
Anche il piumino sottopiuma è meno spesso e fitto.
A differenza delle anatre comuni intorno all’occhio e sulle guance sono presenti, soprattutto nel maschio, abbondanti caruncole di colore variabile dal nero al rosso a formare una sorta di maschera.
Il becco si presenta di colore variabile, dal nero fino al rosato o anche rosso. Le zampe palmate, giallo-arancione oppure nere, presentano unghie uncinate piuttosto taglienti.
L’anatra muta è un’ottima volatrice e tuttavia preferisce spostarsi lentamente sul terreno o sull’acqua.
Si ciba dei vegetali più disparati, incluse foglie d’albero anche fradice, piccoli insetti, molluschi e vermi che caccia attivamente negli stagni, nelle paludi o fra la vegetazione disponibile. In cattività si ciba volentieri anche di cereali, legumi e granaglie.
In natura le anatre mute tendono ad essere monogame. Tuttavia in allevamento domestico è frequente per un solo maschio governare gruppi di 4-5 femmine. La femmina depone un numero variabile da 8 a 16 uova, in un nido composto da erba e piume, dopo di ché inizia la cova, che dura per 5 settimane (35 giorni). Gli anatroccoli sono ricoperti da un piumino molto morbido di colore variabile dal giallo canarino al nero o anche pezzato, e sono abili al nuoto fin dai primi giorni di vita. Le madri spesso tendono a essere aggressive in difesa della nidiata e possono governare i piccoli anche dopo che questi ultimi hanno sfoggiato il piumaggio adulto. I maschi non ricoprono alcun ruolo nella cova e nella crescita dei piccoli.